centrifuga dei tessuti 5 Agosto 2019

Nell’industria di nobilitazione e finissaggio tessile, il processo di asciugatura ha un ruolo molto importante per vari motivi: anche per chi non opera nel settore, è facile individuare il problema di avere grandi quantitativi di tessuto bagnati e sgocciolanti all’interno del proprio impianto! Ma non si tratta solo di questo. I trattamenti termici che rimuovono l’acqua accumulata nelle fibre fanno parte del processo stesso di nobilitazione e hanno un importante effetto sul risultato finale: vediamo nel dettaglio le tecnologie impiegate e il ruolo che ricoprono nel finissaggio. ‘Centrifuga’ è un termine che conosciamo tutti e bisogna ammettere che il principio del macchinario industriale è identico a quello della lavatrice casalinga: un intenso movimento rotatorio fa sì che il tessuto venga spinto contro le pareti metalliche del cestello, i cui fori permettono di far passare l’acqua separandola dalle fibre tessili e di trattenere al contempo il tessuto; con questo metodo si può rimuovere fino all’80% dell’acqua. In nobilitazione tessile, la centrifuga permette di rende il tessuto gonfio, preparandolo per ulteriori trattamenti come il rameuse o il tumbler; bisogna tenere conto che le fibre tessili vengono sottoposte a un’azione meccanica non indifferente, essendo premute con forza contro la superficie del cestello, perciò non è sempre il metodo di asciugatura più indicato, specie se si ha a che fare con tessuti più sensibili. A seconda dei casi, la rameuse interviene direttamente come strumento di asciugatura oppure subentra alla centrifuga nei casi in cui si punta a particolari effetti tattili: questo macchinario utilizza camere termiche multiple che permettono non solo un’efficace rimozione dell’acqua dalle fibre, ma anche di effettuare trattamenti di stabilizzatura, termofissaggio e finissaggio. Il calore gioca infatti un ruolo molto importante nell’assicurare un legame corretto e duraturo tra le sostanze impiegate per la nobilitazione e le fibre tessili, come ad esempio i coloranti: è quindi uno step fondamentale nel determinare la qualità del prodotto finale utilizzato poi dalle industrie dell’abbigliamento e della casa italiane. Come la rameuse, il tumbler non si limita solo ad asciugare un tessuto, ma permette anche di agire sulle sue caratteristiche fisiche per ottenere particolari effetti di nobilitazione: il tessuto viene collocato in canali a fondo chiuso e viene spinto in avanti da un forte getto d’aria; giunto in fondo, viene riportato da un nastro al punto di partenza per essere sottoposto a un nuovo ciclo. La combinazione dell’azione meccanica e di quella del flusso d’aria ha diversi effetti positivi sul tessuto:

Un’altra tecnologia per l’asciugatura è la radiofrequenza: i macchinari trasferiscono energia elettromagnetica che sollecita le molecole d’acqua, riscaldandole e facendole evaporare; l’intensità del processo è completamente controllabile, non solo per tutelare il tessuto, ma anche per ottenere particolari effetti sulle fibre regolando l’umidità residua e preparandoli per altri trattamenti. In ogni fase del processo di nobilitazione e finissaggio tessile, Texcene impiega la tecnologia e le soluzioni più adatte per garantire l’eccellenza del risultato finale: scopri di più contattandoci.