18 Febbraio 2019

La qualità di un trattamento di nobilitazione è definita non solo dagli effetti ottenuti, ma anche dalla loro durata e resistenza: la tintura più bella avrà ben poco valore se si rovina dopo poco tempo! Bisogna infatti pensare che quando un capo viene lavato, viene sottoposto a ogni genere di sollecitazioni: acqua, detergenti, solventi, calore, movimento, …

Il finissaggio deve tenere conto di tutti questi fattori e per questo motivo tutti i tessuti vengono sottoposti a rigorosi test per comprovarne la resistenza e la qualità del trattamento; in aggiunta c’è un continuo lavoro di ricerca e sviluppo per migliorare i processi attualmente in uso, rendendoli più duraturi oppure più semplici da eseguire.

La solidità del colore è la capacità di resistere all’azione di agenti esterni, non solo durante il lavaggio, ma anche nella vita quotidiana, come per sole, sudore, umidità, schizzi, macchie, … Un trattamento di tintura mediocre non solo compromette il colore del tessuto in questione (degrado), ma sporca anche gli altri capi durante il lavaggio (scarico, inteso come migrazione del colorante su fibre adiacenti).

La solidità del colore viene determinata in laboratorio, sottoponendo i capi a diversi test standardizzati UNI EN ISO, ognuno dei quali mirato a valutare la sua resistenza a una determinata sollecitazione: i risultati vengono poi confrontati con due scale di grigi, una per il degrado e una per lo scarico, che valutano la qualità del trattamento di tintura, da 5 (miglior risultato) a 1 (peggior risultato).

Tra questi test troviamo:

Sfregamento a secco e a umido

Si tratta di una prova molto semplice per testare lo scarico del colore del tessuto: si sfrega un panno di cotone bianco sul capo, prima a secco e poi a umido, e si vede quanto si è sporcato; se succede, è indice di colorante non adeguatamente fissato, per via di un suo uso eccessivo o per errori in fase di fissaggio.

Sudore e acqua

Similmente al test precedente, si verifica lo scarico del colore del tessuto in determinate condizioni: in questo caso viene imbevuto di acqua o di sudore artificiale e viene premuto da uno strumento apposito (perspirometro) contro un tessuto di riferimento, verificando la migrazione del colorante in condizioni di contatto statico con materiali più chiari.

Lavaggio in acqua

In questo test vengono effettuati ripetuti lavaggi seguendo le indicazioni dell’etichetta del capo di abbigliamento: in questo caso si può verificare sia il degrado che lo scarico del colore del tessuto.

Luce artificiale

Una luce artificiale viene utilizzata per simulare l’azione del sole, accelerando il processo per osservarne gli effetti sul lungo periodo: per far questo viene scelta una fonte luminosa con composizione spettrale equivalente a quella solare, ma più intensa, generalmente allo Xenon. I risultati di questo test vengono valutati sulla scala dei blu anziché su quella dei grigi per il degrado, con un indice che oscilla da 8 (risultato migliore) a 1 (risultato peggiore).

Tutti i processi di nobilitazione e finissaggio di Texcene vengono svolti nel rispetto dei più elevati livelli di qualità e testati secondo gli standard condivisi a livello internazionale: scopri di più contattandoci.